Questo post fa parte del CERCHIO DELL’ANNO, i miei post sulle 8 festività antiche. Puoi trovare tutti gli altri post del cerchio qui.
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Una settimana fa ho finito di pubblicare la serie di articoli che parlano di un matrimonio all’interno della ruota dell’anno e da brava bastian contraria oggi ti spiego cos’è la ruota dell’anno.
Lo so che avrei dovuto farlo prima, ma l’ho spiegato spesso nei miei post sui social e non credevo ce ne fosse bisogno. Ora però sento la necessità di ampliare il discorso.
La ruota dell’anno nell’antichità
Le popolazioni antiche dividevano l’anno in modi diversi:
Per i celti esistevano solo 2 stagioni, l’estate e l’inverno. Essi seguivano un calendario soli-lunare e per questo erano festeggiate soprattutto le 4 feste lunari del fuoco (Samhain, Imbolc, Beltane, Lughnasadh), che cadevano circa 40 giorni dopo solstizi ed equinozi, nel primo giorno successivo alla Luna nuova del mese lunare della festa.
Un’ipotesi è quella per cui Samhain e Beltane siano la celebrazione del sorgere e del calare delle Pleiadi, ma non si può esserne sicuri. In Valle di Lanzo però è stato ritrovato un masso che riporta la perfetta incisione di buchi circolari rappresentanti la disposizione delle Pleiadi, e non è l’unico al mondo, il che farebbe presupporre una certa importanza di queste stelle.
I popoli del nord invece avevano un calendario solare e quindi festeggiavano solstizi ed equinozi.
Per molte popolazioni questo confine era meno marcato, anche in seguito agli scambi commerciali o alle invasioni, che hanno fatto incontrare i vari popoli.
Si pensa che i Druidi celebrassero comunque solstizi ed equinozi, sebbene non fossero le celebrazioni più importanti, ma essi erano grandi osservatori del cielo. I reperti però non sono sufficienti a rispondere davvero a questa domanda e, come sai, i celti tramandavano la propria sapienza solo oralmente, quindi non ci sono trascrizioni da poter consultare.
La ruota dell’anno oggi
Oggi chi segue una forma di spiritualità naturale, riconosce la ruota dell’anno come un’unione tra le feste solari e lunari.
Vengono quindi celebrate le 4 feste del fuoco celtiche:
SAMHAIN – 1 Novembre (il capodanno celtico, fine ed inizio del nuovo anno. Inizio della parte oscura dell’anno celtico)
IMBOLC – 1 Febbraio (la festa della purificazione)
BELTANE – 1 Maggio (la festa della fertilità. Inizio della parte luminosa dell’anno celtico)
LUGHNASADH – 1 Agosto (la festa del raccolto)
E le 4 feste solari:
YULE – 21 Dicembre – Solstizio d’Inverno (Il sole rinasce) – Per i celti Alban Arthuan
OSTARA – 21 Marzo – Equinozio di Primavera – Per i celti Alban Eiler
LITHA – 21 Luglio – Solstizio d’Estate (Il sole inizia la discesa) – Per i celti Alban Hefin
MABON – 21 Settembre – Equinozio d’Autunno – Per i celti Alban Elfed
(per convenzione viene utilizzato sempre il giorno 21 del mese)
E’ su questa ruota quindi che ho basato i miei post, ma anche il mio ritmo naturale. La seguo, infatti, anche nella mia vita privata ed è per questo che amo l’idea di poter dare consigli alle coppie di sposi che desiderano un matrimonio durante una delle festività antiche.
Se vuoi scoprire i miei consigli per un matrimonio nella ruota dell’anno puoi andare qui, oppure scaricare l’ebook gratuito inserendo i tuoi dati qui sotto. Spero ti sia utile!
Un appunto sui nomi delle feste:
Sento molte polemiche nel web circa il fatto che i nomi delle festività solari (solstizi ed equinozi) non siano i nomi originari con cui questi momenti dell’anno venivano chiamati presso le varie popolazioni.
In effetti i nomi gaelici (Alban Arthuan, Alban Eiler, Alban Hefin e Alban Elfed) non si sa se fossero davvero i nomi che i celti utilizzavano per caratterizzarle.
Così come i nomi più utilizzati (Yule, Ostara, Litha e Mabon) sono stati presi a rappresentare la festività in tempi molto recenti.
Nonostante questo, io utilizzo entrambe le forme dei nomi e non ritengo scorretto o svilente farlo. Se il nome ci lascia qualcosa, trasmette la natura della festa e risuona in noi, allora non ci vedo niente di male.

Ciao, mi chiamo Federica e sono una Nature Wedding Planner.
Organizzo matrimoni simbolici, laici e spirituali, che hanno un legame profondo con la Natura.
Parlo di riti antichi, mischio organizzazione e cultura celtica e creo riti di passaggio per vivere questo momento con l’importanza e la bellezza che merita di avere.