alban eiler

ostara

DATA CONVENZIONALE | 21 Marzo

DATA REALE | quando il Sole si trova allo zenit dell’equatore, le ore di luce e di buio si equivalgono. La data non è fissa, oscilla tra il 20 ed il 21 Marzo

FESTA SOLARE

alban eiler

NOMI DELLA FESTA |
Alban Eiler è il nome celtico della festività solare chiamata equinozio di primavera o, per i popoli nordici, Ostara.

Alban Eiler (luce della terra), equinozio di primavera, Ostara (dalla Dea germanica della primavera e della fertilità, Eostre. Non si è certi dell’etimologia del nome Eostre, ma si pensa che derivi da Aus, che significa Est. Viene citata nel De temporum ratione di Beda il Venerabile ed egli la dice legata alla fertilità ed alla nascita, proprio in quanto personificazione del luogo in cui nasce il Sole. È raffigurata in forma di lepre o di donna con testa di lepre e da qui è nato poi tutto il simbolismo tipico della Pasqua cristiana).

COSA RAPPRESENTA | L’equinozio di primavera è il momento in cui luce e ombra convivono. L’unico dei due momenti dell’anno in cui questo può accadere. Da oggi in poi inizia, per il calendario solare, la primavera, il periodo luminoso dell’anno. L’Equinozio è celebrato ovunque con feste e riti legati alla morte ed alla rinascita, ogni religione ed ogni popolazione ha la sua Festa di Primavera anche se viene chiamata in modi diversi.
Per i celti questa era Alban Eiler, che, sebbene non fosse la festività maggiore dei celti (le maggiori sono le feste del fuoco), era comunque osservata e celebrata dai druidi, grandi conoscitori del cielo.

DIVINITA’ DELLA FESTA | Poiché questa festa non era per i celti l’inizio della primavera, che invece iniziava ad Imbolc, la Dea della primavera è Brigit ed è associata proprio alla festività precedente. La Dea che ho associato, invece, all’equinozio, è Blodeuwedd. Il suo nome è composto da blodeu, che significa fiori e da gwedd, viso, quindi il suo nome è “viso di fiori”.

La storia di questa Dea si trova nella mitologia gallese, nel quarto ramo del Mabinogion (scopri i miti celtici nel libro LE DEE IN CERCHIO).

Llew Llaw Gyffes è un giovane principe, che non sarebbe mai potuto diventare re, in quanto la maledizione della madre gli impediva di sposare una donna mortale e, di conseguenza, di avere una discendenza. Venne quindi creata per lui una moglie non umana, formata magicamente con nove fiori: bardana, regina dei prati, primula, fiore del fagiolo bianco, biancospino, ginestra, ippocastano, quercia e ortica, affinché il principe potesse sposarsi e avere con lei dei figli.

“Un bianco bocciolo di fagiolo, poichè è sacro alla Dea,
e noi dobbiamo cercare la sua benedizione in questa Creazione.
Un giallo bocciolo di Ginestra per purificare e proteggere.
Un nocciolo color porpora di Bardana per allontanare gli spiriti malvagi.
Fiorellini gialli della Regina dei Prati, per una natura gentile ed amorosa.
La primula per attirare l’amore.
Ortica per accrescere il desiderio di lui e la passione di lei.
Biancospino per assicurare la felicità di coppia.
La quercia per il vigore di lui nell’atto dell’amore e per dar loro molti bambini.
Ippocastano per l’amore vero e duraturo.”
dal Libro di Taliesin

Blodeuweudd è quindi costretta a sposare il ragazzo, sebbene non lo ami. Pur di sfuggire a questa tortura, ed innamorata di un altro uomo, la Dea decide di far uccidere il marito, ma questi poteva morire solo in un unico modo: non di giorno, né di notte, non in casa e né fuori, non a cavallo e né a piedi, non vestito e nemmeno nudo e soprattutto non da una normale arma.
La donna convince quindi il marito a mettersi in posa: al crepuscolo, avvolto in una rete da pesca, con un piede su di un calderone e l’altro su di una capra. L’amante, Goronwy, lo colpisce così con una lancia forgiata durante le ore sacre quando un simile lavoro era vietato.
Llew ferito gravemente, fugge via trasformato in aquila, ma viene curato dallo zia mago e giura così vendetta. Alla fine riuscirà quindi ad uccidere l’amante ed a vendicarsi.

La storia però rappresenta il ciclo di morte e rinascita, soprattutto per quanto riguarda la Sovranità maschile, che deve sempre essere coronata dalla Dea e che non può durare più di una stagione (per i celti esistevano solo due stagioni, l’estiva e l’invernale), alla fine del quale il re deve morire per lasciare il posto ad un re più giovane e forte.
Nel ciclo questo è rappresentato la lotta tra i due Re dell’Anno (il re Quercia della stagione luminosa ed il re Agrifoglio, della stagione oscura). È l’Amore della Dea a mettere in moto il cambiamento, ed è così che Llew, il Re dell’Estate, deve morire affinché la Dea possa giacere con il Re dell’Inverno.

Alla fine del racconto, Blodeuwedd viene trasformata dal marito in civetta, che sin dal Neolitico è un animale messaggero della morte. Ma la civetta in realtà è anche simbolo di profonda saggezza (necessaria per discendere nel buio e anche obiettivo della discesa), di poteri profetici e della capacità di allontanare il male.

Se vuoi scoprire altre storie di Dee puoi andare a leggere LE DEE IN CERCHIO 

CORRISPONDENZE

L’energia della festa: Non pensare che questa festa rappresenti solo la fertilità dei campi e della donna, la fertilità più importante è quella delle idee e della creatività. Questo è davvero un ottimo momento per far uscire alla luce le idee ed i progetti che abbiamo tenuto al caldo ed al sicuro durante tutto l’inverno.

Da questo momento in poi dovremo portare i risultati, i frutti del nostro lavoro nascosto che abbiamo creato in inverno. È con il sole che si lavora di più, che si hanno energie. Il nostro corpo percepisce che dobbiamo impegnarci per mettere da parte per il prossimo inverno.

colori alban eiler

Colori: Bianco, verde acceso, tutti i colori accesi dei fiori

 

erbe

L’albero della festagli oghamIL SALICE: il salice è legato all’acqua e nella tradizione anche alla Luna piena. Collegato alla Dea Bianca, la grande Dea Madre, come lei rappresenta tutti i momenti della vita: come dispensatore di vita, venivano infatti appesi nastrini ai suoi rami per propiziare una nascita facile, e come simbolo di morte. Il salice è l’albero dei poeti e della poesia.

IL PIOPPO: I celti si riferivano al pioppo tremulo, che vive non più di 100 anni. Egli è un intermediario tra i mondi e si dice che le sue foglie siano in continuo movimento perché ricevono i segreti del Sidhe (l’Altromondo celtico). Nel mito il pioppo incorona coloro che sono riusciti a portare a termine il percorso di iniziazione tra i mondi senza perdersi. Era quindi un albero legato alla morte ed alla rinascita spirituale. Portato addosso si dice porti lunga vita.

Se vuoi leggere di più sugli ogham puoi andare QUI

ATTIVITÀ

La meditazione. L’equinozio è il momento del cambiamento, della creazione di progetti nuovi, di cambiamenti nella propria vita o nella propria relazione. A volte può essere destabilizzante cambiare tante cose, il periodo però è propizio, la luce aumenta e ci sentiamo piene di energia ed a volte questo aiuta a superare anche i cambiamenti più difficili. Oppure alcune di noi si sentono talmente piene di voglia di fare che non si fermano un attimo. La meditazione in ogni caso aiuta, a superare i momenti più difficili, ma anche a fermarsi un attimo e vedere il cammino senza continuare a correre alla cieca.

meditazioneLA MEDITAZIONE NEL BOSCO
Puoi chiamarla meditazione o rito o entrambi, in ogni caso serve a ritrovare la calma e la via attraverso il contatto con la natura.
Recati in un bosco e passeggia tra gli alberi, ascolta la vita che ti circonda. Non ci sei solo tu, sfiora le cortecce, le felci appena nate, ascolta gli uccellini. Lascia andare la mente, guarda dove ti porta, quali sono le preoccupazioni e come la tua mente li affronta. Non pensare razionalmente, lascia semplicemente andare il controllo. Quando tornerai a casa, scrivi i pensieri che ti sono venuti in mente, avrai le idee molto più chiare e ti sentirai molto più centrata.

fiori

I profumi. La primavera è il momento dei profumi, il momento dei fiori recisi freschi da mettere nei vasetti, il momento dei gelsomini e delle mimose (adoro il gelsomino) che profumano tutto. Se ti piace preparare incensi e profumi, puoi far seccare i petali delle rose, la verbena e la mimosa e mischiarle insieme per creare del potpourri. Aggiungici poi un olio essenziale che ti piace e che ti ricordi la primavera ed utilizza il tutto come profumatore o per l’ambiente o per la biancheria. Io per non sprecare nulla, verso il composto nelle vecchie calzine di nylon, o creo dei sacchettini con i collant vecchi bucati e li utilizzo da mettere nei cassetti.

vestito

Qualcosa di nuovo. Questo è anche il momento giusto per comprare un nuovo vestito, un abito a fiori o una camicetta ricamata a mano. Prenditi cura di te, un buon bagno profumato, una crema al gelsomino ed un bel vestitino.

lettura

Pianta un albero. Ogni anno all’inizio della primavera, compro un nuovo albero da frutto e lo pianto in giardino. Potresti farlo diventare il tuo rituale.

La creatività. La creatività non è innata, la si coltiva. Leggi tanto e allena la tua mente creativa (che crea). Se è da tanto che volevi iniziare a scrivere il tuo libro fallo. E se non ti piace scrivere fallo lo stesso ogni mattina per buttare su un foglio tutte le tue idee e le preoccupazioni. Scrivere porta più chiarezza di idee e ne porta di nuove. Se hai un’idea imprenditoriale in mente da tanto è il momento di iniziare a strutturarla.


L’articolo sulla festa di Alban Eiler è finito, ma sotto trovi alcuni articoli correlati che possono esserti utili 🙂

 

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