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Oggi voglio spiegarti perché sto parlando sempre di più di spiritualità, di Dee, di magia e di riti antichi. Voglio che una volta finito di leggere questo articolo tu chiuda gli occhi e immagini come doveva essere un tempo la vita, per capire quale dovrebbe essere ancora oggi la connessione tra le persone e con la natura.
Un tempo, fino alla fine dell’epoca celtica, che varia da paese a paese a seconda dell’invasione romana e della successiva cristianizzazione (ho per esempio scoperto che Barbania, il luogo in cui vivo, è rimasto pagano fino a circa il 500 d.c. perché era troppo nascosto per essere trovato), ma sicuramente anche dopo, tra i contadini e la gente che aveva un contatto diretto con la natura, il sacro e il quotidiano si fondevano. Era una danza continua tra i lavori nei campi e nelle case e l’avvistamento di folletti e creature, il volere degli Dei, i riti, i simboli, le usanze e le suggestioni che avvenivano ogni giorno, non solo nelle festività.
Le persone avevano fede nella natura, sapevano che è lei a comandare la nostra vita e sapevano anche di farne completamente parte. Le donne poi, avevano un ruolo di spicco nella società. Erano Dee, regine, sacerdotesse ed erano coloro che portavano avanti l’eredità di un popolo, il collante di una società.
I riti delle donne erano sacri. Esse si riunivano tra di loro nei giorni di Luna piena o di Luna nera, ma soprattutto festeggiavano e celebravano i passaggi della vita: il menarca che segnava l’appartenenza al cerchio di donne, il matrimonio, la maternità, la menopausa. Erano i momenti della vita di una donna ed erano associati alle fasi della Luna: la Luna crescente era la fanciulla, La Luna piena era la madre, la Luna calante era l’amante e la Luna nuova era la crona, la vecchia saggia.
E così era anche per gli uomini, che pur non avendo un’associazione con la Luna, celebravano i passaggi in questa vita e li festeggiavano come parte della natura.
Era normale ritrovarsi intorno al fuoco e vivere insieme il passaggio nella ruota dell’anno, vivere le stagioni, celebrare le festività, utilizzare le erbe, bruciare gli incensi e utilizzare la magia, quell’abilità della mente umana che rende possibile e plasmabile la realtà che desideriamo. Non c’è niente di strano, di insolito, di pericoloso, come invece la nostra società ci ha fatto credere.
Questo è il nostro retaggio, sono i riti dei nostri antenati, che andrebbero protetti e preservati per vivere in continuità, all’interno del cerchio.
Oggi invece, dopo migliaia di anni di repressione, con la cancellazione dei nostri riti, la competizione creata fra le donne e l’uccisione dei nostri miti, noi abbiamo dimenticato.
Abbiamo dimenticato la nostra divinità, la nostra potenza, la forza che c’è in un’azione condivisa, in un rito, in un simbolo.
Il matrimonio è uno di quei riti di passaggio che un tempo erano onorati e festeggiati e scandivano il tempo della vita. Oggi invece il matrimonio, in molti casi, ha perso ogni significato simbolico, magico, arcaico e di collegamento con gli antenati e con noi stesse. Non è più il rito che era, dove le donne sostenevano le donne e segnavano un momento preciso all’interno del cerchio. Oggi è spesso un momento di consumismo, di sfoggio, di spreco e non ha più un senso magico, ha perso il rito e il suo significato simbolico.
Purtroppo però, senza riti e senza simboli, senza cerchi e senza intenzioni, la magia muore e senza magia la vita all’interno del cerchio perde significato e lascia un enorme vuoto.
Se solo ricordassimo che siamo fanciulle, siamo madri, siamo amanti e siamo crone, riusciremmo anche a ritrovare il vero senso di noi, la nostra vera potenza, la nostra divinità. Se riscoprissimo i miti dei nostri antenati, ritroveremmo anche il senso del vero, del magico, dell’ignoto e abbracciandolo scopriremmo che SIAMO DEE.
Questo è il motivo per il quale ho scritto un libro “Le Dee in cerchio”, che attraverso i miti delle Dee celtiche ti spiega proprio come riscoprire il potere del femminino sacro. Con il libro usciranno anche un set fotografico e dei video che abbiamo creato con team fantastico proprio per farti riscoprire quanto tu sia una Dea anche se lo hai dimenticato.
Lunedì finalmente escono le foto sulle Dee in cerchio. Se non vuoi perdertelo corri a seguirmi su Instagram! Prestissimo uscirà anche il mio libro che parla proprio del riscoprire il femminino sacro grazie ai miti delle Dee del Nord, non vedo l’ora 🙂

Ciao, mi chiamo Federica e sono una Nature Wedding Planner.
Organizzo matrimoni simbolici, laici e spirituali, che hanno un legame profondo con la Natura.
Parlo di riti antichi, mischio organizzazione e cultura celtica e creo riti di passaggio per vivere questo momento con l’importanza e la bellezza che merita di avere.