Molti sono gli oggetti che consideriamo gioielli celtici, ma uno più di tutti ne rappresenta l’essenza: il Claddagh ring.
I claddagh furono creati per la prima volta nel 1700 nel villaggio di pescatori irlandese chiamato Galway, da un termine irlandese che significa “piatta spiaggia pietrosa”. I primi anelli erano realizzati in oro e mostravano due mani che reggono un cuore con sopra una corona. Spesso, nella fascia centrale veniva incisa la frase “lascia regnare l’amore e l’amicizia”.
Le mani, infatti, simboleggiano l’amicizia, la corona la lealtà e il cuore l’amore.
Si narra che il Dagda, il padre degli dèi per i celti d’Irlanda, fosse così potente da far splendere il sole: è sua la mano destra raffigurata sull’anello; la mano sinistra appartiene invece alla dea Danu, la Madre universale. La corona rappresenta Beathauile, che significa “la vita intera” e rappresenta il principio della vita. Il cuore rappresenta l’umanità.

IL MITO DEL CLADDAGH
Come molte cose che sono state tramandate di generazione in generazione, la storia dell’anello Claddagh assume diverse forme. Una delle storie più note dice che una giovane vedova di nome Margaret Joyce aveva ereditato una grande somma di denaro dal marito mercante spagnolo alla sua morte. In seguito, sposò il sindaco di Galway, in Irlanda, e usò la sua ricchezza per costruire molti ponti nel Connacht. Si dice che il primo anello celtico le sia caduto in grembo da un’aquila di passaggio come ricompensa per la sua generosità.
L’altra storia popolare che circonda l’origine di questi anelli è quella di Richard Joyce. Richard era nato a Galway e la sfortuna volle che fosse catturato la settimana in cui doveva sposarsi con una ragazza irlandese per essere venduto come schiavo a un orafo moresco. Richard trascorse anni a imparare il mestiere e fu proprio lui a realizzare il primo anello Claddagh per la ragazza che aveva lasciato. Fu liberato quando Guglielmo III ordinò il rilascio di tutti i sudditi britannici. L’orefice gli offrì parte della sua ricchezza e la mano della figlia maggiore se fosse rimasto con lui. Richard però rifiutò e tornò a Galway con il primo anello claddagh, regalandolo al suo primo amore. Lei lo aveva aspettato e non si era mai sposata. Richard rimase a Galway per tutta la vita, diventando egli stesso un orafo. I primi Calddagh portano, infatti, il marchio “RI”, di Richard Joyce.

IL CLADDAGH NEL RESTO DEL MONDO
Gli anelli erano preziosi cimeli tramandati di madre in figlia per generazioni. Cominciarono a diventare popolari al di fuori dell’Irlanda quando, durante l’esodo del XIX secolo dovuto alle carestie, le famiglie irlandesi espatriarono come migranti e lasciarono il Connemara. Questo anello simboleggiava il legame con la propria terra e veniva passato dalla madre alla figlia primogenita.
Guadagnò la fama quando la regina Vittoria iniziò a indossarne uno.


Come si indossa il Claddagh ring
Questi anelli hanno un forte simbolismo, pertanto il modo in cui vengono indossati trasmette un certo messaggio con un significato differente:
Nella mano destra, con la punta del cuore rivolta verso le dita significa che la donna è libera
Nella mano destra, con la punta del cuore rivolta verso il polso significa che la donna è fidanzata;
Nella mano sinistra, con la punta del cuore rivolta verso le dita significa che la donna è vedova;
Nella mano sinistra, con la punta del cuore rivolta verso il polso significa che la donna è sposata.
I claddagh si sono evoluti nel corso degli anni, il cambiamento più comune è l’aggiunta di un altro cuore per creare un anello a “due cuori”. Altre modifiche moderne includono modellare l’anello in argento o platino o incorporare una pietra preziosa.


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Ciao, mi chiamo Federica e sono una Nature Wedding Planner.
Organizzo matrimoni simbolici, laici e spirituali, che hanno un legame profondo con la Natura.
Parlo di riti antichi, mischio organizzazione e cultura celtica e creo riti di passaggio per vivere questo momento con l’importanza e la bellezza che merita di avere.