Io ed Elisa siamo amiche dai tempi dell’università. Entrambe matricole nella classe di economia aziendale, ci siamo avvicinate e non ci siamo più lasciate. Abbiamo preso strade diverse, ma non ci siamo perse. Elisa è diventata una bravissima artista, che gestisce Elisa Bonotti Lab e crea meravigliose opere d’arte!

L’altro giorno, parlando come facciamo di solito, le ho chiesto se esistessero delle stranezze o delle curiosità che legassero l’arte ed i matrimoni, ecco quindi spiegata la nascita di questo articolo 🙂

Lascio quindi la parola ad Elisa

L’ARTE NEL MATRIMONIO: TU LO SAPEVI CHE…

Oggi parliamo di Arte e matrimonio ed in particolar modo come l’Arte, specialmente la pittura, ha contribuito a definire alcuni “riti” o “usanze” ancora attualmente in uso nel matrimonio.

NUMERO 1

Per comprendere ciò, è necessario tornare indietro nel tempo, nello specifico al tempo di alcune civiltà passate: stiamo parlando degli Egizi e successivamente dei Romani. (oh yes, proprio loro!)
Quale usanza avranno definito? (non so voi ma… mia nonna fin da quando ero bambina mi diceva sempre “quando ti sposerai ti farò il corredo matrimoniale”)

Ebbene sì, furono loro i pionieri dei corredi e come da loro usanza questi erano contenuti all’interno di casse, contenitori di varia forma.
Durante il Rinascimento, queste “panche nuziali” diventarono un vero e proprio supporto per i dipinti dei maestri prestigiosi dell’epoca, come ad esempio:

***Suspance***

Sandro Botticelli, vero nome Alessandro di Mariano di Vanni Filipepi. (Firenze, 1 marzo 1445 – Firenze, 17 maggio 1510)

(In teoria dovrebbe essere il suo autoritratto all’interno di una delle sue opere in caso contrario è semplicemente un furto di identità!).

Ahimè solo i nobili potevano permettersi questi oggetti che nel corso di quel tempo si trasformarono in veri e propri emblemi matrimoniali. Tali “forzieri” venivano sfoggiati dall’alta società con l’intendo di rendere visibile il loro potere economico.

 

 

NUMERO 2

Si ritiene che siano le colombe, la rappresentazione del vero amore infatti molte persone durante il loro rito matrimoniale le liberano nel cielo, ma… non è corretto!

In realtà sono le tortore a rappresentare il livello più alto di amore, la fedeltà, la monogamia naturale non perché imposta da codici morali, ma perché avvertita come naturale relazione di coppia.

La bianca colomba, che pur rappresenta il legame matrimoniale, sia per il proprio comportamento sessuale, che per il suo essere legata alla figura di Venere, tende a rappresentare maggiormente l’innamoramento piuttosto che l’amore duraturo.

Con il tempo, i significati simbolici si sono sovrapposti dando una forte attribuzione di grandi valori sentimentali alle colombe.
Tra coloro che misero a fuoco con chiarezza questo significato simbolico troviamo il numero uno per eccellenza: Leonardo di Caprio! (Ahhhh no, scusate Leonardo da Vinci!)

Successivamente ci furono altri pittori che misero in evidenza questo significato simbolico, ad esempio il Bronzino nella sua meravigliosa opera “Allegoria del trionfo di Venere” (attualmente ammirabile al National Gallery di Londra) inserì questo dettaglio, in fondo a sinistra, non passato inosservato:

Cupido sta quasi calpestando la colomba che ha travolto con la passione Paride.

NUMERO 3

Siamo giunti all’ultima curiosità: il lancio del bouquet, dietro di sé, da parte della Sposa.

Non tutti sanno che (nemmeno io lo sapevo prima) il lancio del bouquet ha origini molto antiche che nel corso del tempo si sono dimenticate ma che si collega ai rituali di fecondità nuzionale originati dal mito di Deucalione e Pirra.

Il mito di Deucalione e Pirra è la variante greca del mito del diluvio universale. Deucalione e Pirra, erano due anziani coniugi senza figli.
Gli dei permisero loro di salvarsi dal diluvio che si sarebbe abbattuto sulla terra in modo che facessero rinascere l’umanità.

Su ciò che avviene dopo il diluvio esistono due versioni, che comunque portano allo stesso epilogo:
Essi hanno, come premio per la loro virtù, diritto ad un desiderio, ed essi chiedono di avere con loro altre persone. Zeus consiglia allora ai due superstiti di gettare pietre dietro la loro schiena, e queste non appena toccano terra si mutano in persone.

Questo mito è stato rappresentato in alcuni dipinti rinascimentali tra i quali troviamo:

Baldassarre Peruzzi e bottega, Deucalione e Pirra, 1517-1518

Domenico Beccafumi, Deucalione e Pirra, 1520-1525

 

Il nostro piccolo viaggio alla scoperta dell’arte nel matrimonio si è concluso, spero vi sia stato utile per comprendere alcuni riti ed usanze che ancora oggi sono presenti nel matrimonio.

A presto con tantissime nuove curiosità sull’Arte,
xoxo,
Elisa

Io ringrazio tantissimo Elisa per averci donato queste conoscenze e se ti fa piacere ti rimando al suo blog, dove tratta l’arte con simpatia e freschezza, lo trovi QUI.

Sotto trovi alcuni dei suoi bellissimi quadri 🙂

 

 

Sai cos'è la cerimonia simbolica?Voglio scoprirlo